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Scarlattina in adulti e bambini: sintomi e cura della malattia infettiva

 

Scarlattina in adulti e bambini: sintomi e cura della malattia infettiva

La scarlattina è una malattia infettiva che colpisce sia gli adulti che i bambini e i suoi sintomi prevedono un'adeguata cura a base di antibiotici. Approfondiamo questa malattia, spesso confusa con la varicella.

Un’irritazione della pelle dal colore rosso scarlatto accompagnata da febbre, due sintomi indice di una malattia che fa riferimento proprio alla caratteristica tonalità della pelle: la scarlattina. Una malattia infettiva acuta, che colpisce sia adulti, che bambini e prevede una cura antibiotica specifica per evitare complicazioni. Questa malattia, come dichiarato dalla coordinatrice del Tavolo Tecnico Malattie infettive e Vaccinazioni della Società Italiana di Pediatriasta avendo un'impennata, soprattutto tra i bambini delle scuole materne, a causa dello stop da Covid-19.

In questo caso, è importante fare degli accertamenti sulla base dei sintomi e dei segni lamentati dal paziente e procedere a un tampone faringeo, per avere certezza del contagio.

Diamo un'occhiata nel dettaglio a questa malattia, ai sintomi, alla terapia e a quali rischi comporta in gravidanza. 

Cos’è la scarlattina: uno sguardo alla malattia prima della cura

La scarlattina è una malattia infettiva acuta, che colpisce adulti (più raro) e bambini (tra i 5 e i 15 anni) e necessita di una cura farmacologica adatta per la completa guarigione. La causa è il batterio streptococco beta-emolitico di gruppo A che può essere trasmesso tramite la saliva e le goccioline volatili a seguito di colpi di tosse o starnuti; ma anche attraverso il contatto diretto con oggetti contaminati dal batterio come giocattoli, bicchieri e posate di una persona infetta.

Sintomi della scarlattina in adulti e bambini che richiedono una cura tempestiva

I sintomi della scarlattina sia negli adulti, che nei bambini compaiono all’improvviso e seguono due fasi d’evoluzione: pre esantematica ed esantematica.

Fase pre esantematica

Questa fase prevede la comparsa dei primi sintomi come febbre a 39-40 °C, brividi, mal di gola e senso di costrizione, cefalea, nausea e vomito. E ancora dolori muscolari, addominali e linfonodi gonfi.

 

Fase esantematica

La fase esantematica è quella in cui si manifesta la caratteristica eruzione cutanea rossa, al tatto ruvida, con arrossamenti sotto ascelle, gomiti e pieghe inguinali che presentano in un secondo momento desquamazione. La lingua, invece, appare velata da una patina bianca, e le papille assumono un colore rosso vivo. Tutti segnali che vanno attenzionati e descritti al medico curante.

 

Incubazione e quando la scarlattina è più contagiosa

L’incubazione della scarlattina negli adulti e nei bambini, prima dei sintomi da trattare con una cura, è di circa 2 - 5 giorni. Una terapia adeguata azzera già dopo 24-48 ore il grado di contagiosità, anche se il rischio di trasmettere la malattia permane per tutta la durata dell'infezione.

Scarlattina o varicella: le differenze

La scarlattina sia negli adulti che nei bambini viene spesso confusa con la varicella, e si differenzia da quest’ultima per causa, esantema e il tipo di cura.

La varicella, a differenza della scarlattina, è causata da un virus e non un batterio, precisamente l'herpes virus lo stesso del fuoco di sant’Antonio. Il suo esantema cutaneo è caratterizzato da vescicole cutanee pruriginose con liquido di colore giallo all’interno, che dopo qualche giorno evolvono in croste. La cura della varicella, infine, prevede l’uso di antivirali e non antibiotici.

Scarlattina senza febbre

Qualche volta, la scarlattina si presenta con sintomi lievi o quasi del tutto assenti: esantema modesto, febbre leggera, scarsa desquamazione e arrossamento della laringe; in questo caso, parliamo di scarlattinetta. Questa forma di malattia è difficile da diagnosticare e sarà, dunque, il medico o il pediatra a decidere se effettuare il tampone faringeo per individuare lo streptococco beta emolitico di gruppo A.

La scarlattina in gravidanza

La scarlattina, come accennato, si manifesta sia nei bambini che negli adulti e tra i possibili pazienti ci sono le donne incinte. Difficilmente la malattia si trasmette dalla madre al bambino al momento della nascita e, di norma, non rappresenta un pericolo per il feto. Se contratta dalla madre, la cura prevede una terapia antibiotica prescritta dal medico di base o dal ginecologo.

Uno sguardo all’esantema da scarlattina sia negli adulti, che nei bambini prima della cura

La scarlattina sia negli adulti, che nei bambini si manifesta con un esantema chiamato dai medici rash scarlattiniforme caratterizzato da puntini e chiazze scarlatte che compaiono dopo 1-2 giorni dai primi sintomi. Inizialmente si formano sul collo, ascelle e area inguinale, e, nelle successive 24 ore sul resto del corpo. L'esantema poi, lascia spazio a un processo di desquamazione cutaneo che può manifestarsi anche con prurito e può durare diverse settimane. Dopo la desquamazione la zona colpita della pelle, e trattata con la cura prescritta dal medico, apparirà come una leggera ustione solare.

Lingua da scarlattina

La patina biancastra che, inizialmente, ricopre la lingua dei malati di scarlattina sia negli adulti che nei bambini presenta delle piccole protuberanze; in questa fase, si parla anche di "lingua a fragola bianca".

Nel giro di qualche giorno, la patina bianca comincia a subire un processo di desquamazione, che la fa diventare rossa e dall’aspetto rugoso chiamata dai medici “lingua a lampone".

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Scarlattina negli adulti e bambini: la cura con antibiotico

La scarlattina, che sia negli adulti o nei bambini, prevede una cura prescritta dal medico a base di antibiotici della durata di almeno 7-10 giorni. La terapia, a base di penicilline da assumere per via orale o, in caso di paziente allergico di macrolidi, va accompagnata da riposo per tutto il tempo in cui persiste la febbre.

Nel caso dei bambini la riammissione a scuola è dopo 2 giorni dall'inizio della terapia antibiotica; questo perché un bambino con scarlattina, dopo 24 ore dall'inizio della cura antibiotica è ancora contagioso.

Va considerato che una cura antibiotica adeguata è fondamentale, perché in sua assenza l'infezione potrebbe continuare anche per 2 settimane, con il rischio di complicanze.

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