Reflusso gastroesofageo: rimedi della nonna e farmaci per vivere sereni
Reflusso gastroesofageo: rimedi della nonna e farmaci per vivere sereni
Il reflusso gastroesofageo è un disturbo, che interessa sia adulti che giovani da contrastare nei casi più lievi con dei rimedi naturali della nonna; mentre, per quelli più acuti si può ricorrere a farmaci prescritti dal medico.
Sensazione di bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido che risale verso l’esofago: questi sono i sintomi più comuni del reflusso gastroesofageo. Un fastidioso disturbo generato dal contatto dei succhi gastrici con la parete dell’esofago e che può essere alleviato con rimedi naturali della nonna e curato con farmaci da banco specifici.
Scopriamo cos’è il reflusso gastroesofageo, i sintomi e le cure di un disturbo, che inevitabilmente condiziona indistintamente la vita di adulti e giovani.
Le cause del reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo, come accennato, può essere alleviato e curato con rimedi naturali e con farmaci da banco. Ma prima di procedere alla cura migliore è importante soffermarsi sulle cause di questo disturbo, che dipendono dal funzionamento di una sorta di valvola che si trova fra esofago e lo stomaco: lo sfintere gastroesofageo. Questa valvola si apre con il passaggio del cibo e si richiude per non far risalire i succhi gastrici lungo l’esofago. Quando questa valvola non funziona correttamente, allora avviene la risalita dei succhi.
Oltre al cattivo funzionamento della valvola del nostro corpo, esistono anche dei fattori che aumentano il rischio di reflusso, come il consumo di cibi grassi o alcol, lo stress, gli ormoni, il sovrappeso, l’obesità o la gravidanza (questo perché la pressione dello stomaco indebolisce i muscoli inferiori dell’esofago).
I sintomi del disturbo reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo si presenta solitamente durante la giornata, in particolare al risveglio, dopo aver mangiato o di notte; e, come accennato sopra, con bruciore dietro il petto e rigurgito acido o amaro in bocca, oppure con salivazione eccessiva.
I sintomi possono essere continui e acuti (indice di una vera e propria malattia da reflusso gastroesofageo) o lievi e a intermittenza e, in alcuni casi, comprendono anche nausea, mal di gola, tosse secca, difficoltà a digerire, nausea, abbassamento della voce, insonnia, singhiozzo e asma.
Tipi di reflusso: qualche approfondimento sui sintomi prima dei rimedi della nonna
Il reflusso gastroesofageo può determinare dei sintomi atipici. Vediamone nel dettaglio alcuni:
Mal di gola
Gli acidi che risalgono creano una sensazione di secchezza alla gola, oltre a tosse secca e bocca amara; in questo caso saranno utili i rimedi naturali della nonna come i gargarismi con acqua tiepida e sale.
Nodo alla gola
Si ha una sensazione di costrizione, raucedine o necessità di schiarirsi la voce. Una visita da un otorinolaringoiatra determinerà se questo fastidio necessita di una visita più approfondita da un gastroenterologo.
Reflusso da stress
Secondo alcuni studi il reflusso gastroesofageo può essere provocato da periodi intensi di ansia, agitazione o nervosismo che stimolano eccessivamente ipotalamo-ipofisi-surrene, che controllano le reazioni fisiologiche agli stati emotivi..
Asma da reflusso
Compare in pazienti che soffrono di asma bronchiale ed è provocata dai succhi nello stomaco che una volta risaliti e inalati nei bronchi stimolano le vie nervose generando tosse, fiato corto e oppressione al torace.
Reflusso biliare sintomi
Il reflusso biliare consiste nella risalita della bile, una sostanza alcalina, nello stomaco e in alcuni casi nell’esofago. I sintomi sono simili a quelli del reflusso gastroesofageo, ma questo in realtà si differenzia da quello biliare, perché sono i succhi gastrici dal ph acido che risalgono dallo stomaco all'esofago.
La causa del reflusso biliare è il malfunzionamento delle valvole fra stomaco e duodeno e fra esofago e stomaco, che provocano sintomi differenti: acidità moderata, dolore alla parte superiore dell'addome, bruciore di stomaco e vomito con una sostanza giallo-verde.
Una gastroscopia, in questo caso, servirà a una diagnosi corretta seguita da una cura farmacologica prescritta dal proprio medico.
Come curare il reflusso gastroesofageo: i rimedi della nonna
Le cure naturali per il reflusso gastroesofageo comprendono gli intramontabili rimedi della nonna, che aiutano a prevenire il disturbo o a calmarlo. Fra questi ci sono le tisane naturali a base di passiflora, liquirizia (contro la nausea), malva e lavanda (contro lo stress), camomilla e zenzero (dall’azione antinfiammatoria).
I rimedi della nonna contro il reflusso gastroesofageo comprendono anche il consumo di estratto di carote e cavolfiore, di mandorle per contrastare l’acidità di stomaco; l’acqua tiepida e bicarbonato di sodio fra i pasti è il rimedio più antico che ci sia contro l’acidità di stomaco.
I cibi da evitare con il reflusso e cosa mangiare
L’alimentazione è fondamentale per prevenire e ridurre in parte i sintomi del reflusso gastroesofageo. Uno stile di vita sano prevede l’esclusione di cibi grassi, insaccati, soffritti, superalcolici, formaggi stagionati, cacao, tè e caffè, agrumi, bibite gassate, pomodoro, menta e fibre (difficili da digerire per chi soffre di reflusso).
I cibi da consumare, in piccoli pasti ma frequenti, sono quelli sani come frutta e verdura e i cibi proteici cotti al cartoccio o al vapore come carne bianca, uova, pesce, i frutti di mare.
I farmaci per il reflusso gastroesofageo: i rimedi consigliati
Quando il reflusso impedisce di vivere serenamente le proprie abitudini, allora i rimedi farmacologici prescritti dal medico riusciranno a contrastare il disturbo. Gli inibitori di pompa protonica (pantoprazolo), sono tra questi, e servono a bloccare la produzione di acido; degli antiacidi, invece, avranno effetto sull’acidità e ridurranno i sintomi da reflusso.
Altri farmaci efficaci sono quelli procinetici che aiutano a contrastare il reflusso e a garantire lo svuotamento di stomaco ed esofago; gli aginati, formano invece una pellicola che protegge lo stomaco e l’esofago dall'acidità, mentre gli atagonisti dei recettori H2 , diminuiscono il rilascio di acido cloridrico.
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