Punture meduse: rimedi e consigli utili
Punture meduse: rimedi e consigli utili
Cosa fare quando si viene a contatto con una medusa? E cosa evitare?
Le meduse sono degli animali marini composti prevalentemente di acqua. Appartengono alla famiglia degli Cnidari (Celenterati) e hanno tentacoli urticanti che possono essere lunghi svariati metri.
Usano i loro tentacoli per difendersi dai pericoli e per bloccare le prede. Esistono varie specie di meduse nel mondo, ma quelle del Mar Mediterraneo sono, in genere, meno pericolose delle altre.
Quando si parla di "puntura di medusa" non si fa caso che in realtà la terminologia è sbagliata perché la medusa essendo un animale urticante, non punge, ma provoca bruciore, arrossamenti e prurito al contatto con la pelle.
Puntura meduse: cos'è e quali sono i sintomi
La puntura di medusa non è altro che una reazione cutanea infiammatoria, che al contatto con la pelle, i tentacoli rilasciano sostanze urticanti provocando dolore, gonfiore, arrossamento e prurito.
Le specie esistenti nelle nostre acque solitamente sono innocue, raramente possono esserci complicanze come reazione allergiche e shock anafilattico, che compromettono le funzioni vitali.
Le meduse comunque, non attaccano l'uomo, ma vengono urtate involontariamente soprattutto quando non sono visibili. Il loro colore varia, ma le più comuni sono per lo più trasparenti.
La puntura di meduse è simile ad un'ustione chimica di primo o secondo grado, nell'uomo provoca un forte bruciore inizialmente, poi successivamente, la superficie cutanea diventa rossa con piccoli rigonfiamenti, simili a quelli dell'orticaria. Dopo 30 minuti circa, si ha una sensazione di intenso prurito.
Puntura medusa: sintomi
I sintomi più comuni sono provocati da una reazione infiammatoria e si distinguono:
- Bruciore;
- Dolore;
- Formicolio;
- Prurito;
- Rigonfiamenti (pomfi);
- Eritema;
- Rossori;
Questi sintomi possono essere particolarmente intensi se la puntura di medusa coinvolge più del 50% del corpo e il dolore diventa insopportabile. Nella maggior parte dei casi rimane il prurito e il fastidio anche dopo qualche giorno.
Spesso, anche dopo una settimana, il dolore ricompare e il rossore si presenta nuovamente. Nulla di grave, è del tutto normale.
Consigliato, non toccarle anche se innocue per l'uomo perché la loro sostanza urticante può rimanere sulle mani ed essere trasferita in altre parti del corpo provocando reazioni cutanee.
Punture di meduse: cosa fare
Se si entra a contatto con una medusa involontariamente, è possibile limitare o eliminare gli effetti seguendo dei semplici accorgimenti:
- Non agitarsi: allontanarsi dall'acqua con calma senza farsi prendere dal panico, evitando movimenti bruschi e chiedere aiuto;
- Lavare la parte colpita con acqua di mare, per eliminare le tossine rilasciate dai tentacoli nella superficie della pelle, e per eliminare dei possibili residui;
- Andare al pronto soccorso se insorgono complicanze come mal di testa, vertigini, nausea, vomito e sudorazione, la puntura di medusa potrebbe aver provocato una reazione allergica.
Punture di meduse: cosa NON fare
Fare attenzione ed evitare degli errori comuni per non peggiorare la situazione:
- Non strofinare la parte colpita con le mani, sabbia o altro;
- Non grattarsi;
- Non lavare la parte colpita con acqua dolce;
- Non utilizzare ammoniaca, limone, aceto, alcol e urina, i rimedi della nonna non funzionano ma possono solo aggravare i sintomi;
- Evitare l'esposizione al sole: applicare la protezione solare per evitare la comparsa di macchie cutanee scure nella parte colpita;
- Evitare di prendere cortisone o antistaminico: poiché entrano in azione soltanto dopo 30 minuti dall'applicazione (quando la reazione è già esaurita).
Punture meduse: rimedi
Sicuramente i rimedi "fai da te" non sono realmente efficaci in questo caso, quindi è meglio ricorrere a medicinali, creme o gel topici specifici come quelle a base di cloruro di alluminio con una concentrazione del 5%, per lenire il prurito e bloccare la diffusione delle tossine.
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