Puntura di tracina: rimedi e cosa fare per l’imprevisto al mare

 

Puntura di tracina: rimedi e cosa fare per l’imprevisto al mare

La puntura di tracina è uno degli inconvenienti più dolorosi al mare, da trattare con rimedi naturali e nei casi più seri con una cura farmacologica prescritta dal medico. Scopriamo di cosa si tratta, cosa fare e perché questa puntura è tra le più fastidiose.

 

Le spiagge con i fondali sabbiosi, specie in estate, sono la meta preferita dei bagnanti e delle famiglie che, a volte, incuranti dei loro piccoli abitanti marini come medusa, riccio di mare e tracina rischiano un incontro ravvicinato molto doloroso, da alleviare nella maggior parte dei casi con rimedi naturali.

In particolare, il morso della tracina (detto pesce ragno) è tra i più fastidiosi, per il dolore intenso e prolungato, capace di trasformare una normale giornata al mare in una brutta esperienza.

Capiamo meglio in che modo agisce il veleno di questo pesce e i rimedi contro il dolore.

Cos’è la tracina e dove possiamo trovarla

La tracina, appartenente alla famiglia delle trachinidae, è un pesce molto diffuso sui bassi fondali sabbiosi dell’Oceano Pacifico, dell’Atlantico, del Mar Mediterraneo e Adriatico dalla forma allungata, con aculei dietro la testa e una pinna di colore nero. Si mimetizzano perfettamente con la sabbia durante la caccia, lasciando visibili solo gli occhi e le spine velenose dietro la testa e nella pinna dorsale.

La puntura di tracina, dunque, è un gesto istintivo di difesa di questo pesce che non è letale e può essere curato con rimedi naturali.

Cosa succede dopo la puntura del pesce ragno

Il contatto con la tracina provoca da subito un dolore intenso, che può durare anche oltre le 24 ore. Generalmente, le zone del corpo più colpite sono la pianta del piede e la mano, con dolore che può diffondersi anche su tutto l'arto. Ma il dolore non è l’unico sintomo da trattare con rimedi specifici; a esso se ne aggiungono altri, in alcuni casi, anche gravi.

Come riconoscere una puntura di tracina: i sintomi

La puntura di tracina si manifesta, dopo un piccolo pizzico, con dolore o bruciore sordo che si intensifica in relazione al numero degli aculei che hanno pizzicato la pelle e in base alla grandezza del pesce.

Il dolore, a volte, è accompagnato da una sensazione di pulsazione, formicolio, perdita della sensibilità e gonfiore che aumenta a vista d’occhio. In alcuni casi, possono comparire anche febbre, nausea e vomito.

Le crisi allergiche, invece, dopo una puntura di tracina sono rare e si manifestano con sudorazione eccessiva, difficoltà respiratorie e aumento della frequenza cardiaca. In presenza di questi sintomi è consigliato contattare subito il 118.

Cosa contiene il veleno della tracina

Uno dei componenti del veleno di tracina è la dracotossina, una tossina di natura proteica e termolabile, cioè sensibile alla temperatura. Oltre a questa, sono presenti anche altri elementi come l’istamina e la serotonina, responsabili della sensazione di panico che subentra dopo essere stati punti.

Come prevenire la puntura di questo pesce velenoso

Un accorgimento efficace per evitare la puntura di tracina e, di conseguenza, ricorrere ai rimedi per alleviarla è indossare sandali o scarpette da scoglio con suola in gomma dura, per evitare il contatto con le spine velenose. Ispezionare, inoltre, il fondale con una maschera può essere utile a scorgere la presenza della tracina, specie quando la sabbia viene sollevata dai bagnanti.

Cosa fare nell’immediato dopo una puntura di tracina: i rimedi

Subito dopo il contatto con la tracina in acqua è consigliato chiedere aiuto, perché il dolore intenso può impedire di nuotare. Una volta a riva la puntura va pulita da possibili residui di spine o sabbia con dell’acqua. Dato che il veleno della puntura di tracina è sensibile al calore, uno dei rimedi più efficaci è quello di immergere immediatamente la zona colpita in acqua molto calda (almeno 40° C) per circa un’ora; questo permetterà di attenuare il dolore. Se l'acqua calda non è disponibile, si può sfruttare il calore della sabbia.

Vanno evitati sulla ferita il ghiaccio (che rende immutata la situazione), l’urina, l’ammoniaca, l’alcool e l’aceto.

Puntura di tracina e bambini: come comportarsi

Essendo un pesce che si mimetizza sulla sabbia, tra le “vittime” della sua puntura velenosa da trattare con i dovuti rimedi, ci sono anche i bambini. Capita, infatti, che durante una passeggiata, una corsa o i momenti di gioco sul bagnasciuga il bambini poggino la mano o il piede sugli aculei del pesce. In questo caso, saranno utili gli accorgimenti sopraelencati e, qualora, il piccolo non sia coperto con un vaccino antitetanica, recarsi subito al pronto soccorso per fare la profilassi e per la somministrazione di una copertura antibiotica.

Quanto dura la puntura di tracina e il gonfiore dopo i rimedi

Il dolore di una puntura di tracina raggiunge il picco nell’arco di mezz’ora e nei casi più fastidiosi o trattati con rimedi poco efficaci, può durare insieme al gonfiore e rossore anche oltre un giorno.

Terapia puntura di tracina: i farmaci da utilizzare

Per quanto riguarda la terapia farmacologica in seguito alla puntura di tracina, fra i rimedi prescritti dal medico ci sono antistaminici e antibiotici al cortisone in caso di nausea e vomito; mentre sulla ferita possono dare sollievo delle pomate cortisoniche. Nei casi più gravi, invece, può essere necessaria un’iniezione di anestetico.

 

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