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Otite esterna dopo mare o piscina: sintomi e cura dell’infezione

 

Otite esterna dopo mare o piscina: sintomi e cura dell’infezione

L’otite esterna, detta anche del nuotatore, è un’infiammazione diffusa in estate dopo una nuotata a mare o in piscina e, ogni sintomo, prevede una cura specifica. Scopriamo tutti i rimedi e le accortezze per trascorrere un’estate serena.

Quando le alte temperature non danno tregua, un bagno in piscina o al mare è la soluzione ideale. Spesso, però, un tempo prolungato in acqua e il contatto con l’umidità causano l’otite esterna o del nuotatore che prevede una cura specifica. L’infiammazione colpisce sia adulti che bambini dopo una nuotata a mare o in piscina, perché immersi in questo elemento diminuiscono i meccanismi di difesa della pelle, che inizia a desquamarsi e a presentare microfessure dove penetrano agenti infettivi.

Scopriamo di più su questa infiammazione dell’orecchio, la cura prescritta generalmente e la prevenzione per trascorrere l’estate in tranquillità.

Cos’è l’otite esterna dopo il mare o la piscina

Per otite, in generale, si intende un'infiammazione acuta o cronica dell'orecchio dovuta ad agenti batterici o virali. Quella esterna, in particolare, chiamata anche otite del nuotatore perché frequente dopo una nuotata a mare o in piscina è un'infiammazione acuta o cronica del canale auricolare esterno. Essa può essere causata da batteri (Pseudomonas aeruginosa e Staphylococcus aureus) e va trattata con una cura specifica che agisce su ogni sintomo.

Cause

L'otite esterna, come accennato, è causata da batteri anche se esistono dei fattori che possono favorire la comparsa come freddo, umidità, secchezza del canale auricolare o accumulo di cerume, uso di spray, tinte e sostanze chimiche per capelli, auricolari acustici, trauma all’orecchio. Inoltre, i soggetti più a rischio sono immunocompromessi, diabetici o affetti da gravi deficienze vitaminiche, persone allergiche, con psoriasi o eczema.

Quali sono i sintomi dell’otite esterna dopo il mare o la piscina

L'otite esterna da mare o piscina, da trattare con una cura specifica, esordisce con un fastidioso prurito che si trasforma poi in dolore, in aumento con la masticazione o il tatto. Essa può comportare anche:

       Eritema;

       Iperemia (aumento del sangue nell'orecchio esterno);

       Edema, cioè il gonfiore causato da un accumulo di liquido;

       Alterazione della capacità uditiva oppure otorrea (secrezione di pus);

       Dolore alla mandibola.

 

Come si prende l’otite esterna

L’otite esterna, come accennato, è provocata dal contatto con acqua inquinata e non da batteri o sostanze irritanti, ma può essere causata anche da piccole ferite sulle pareti del canale uditivo provocate durante le normali operazioni di pulizia.

Chi cura l’otite?

L'otorinolaringoiatra è il medico di riferimento per la cura dell’otite esterna, che interverrà con un esame otoscopico per rilevare edema o iperemia. La biopsia e la coltura di un campione di cerume, invece, sono gli altri esami diagnostici dell'otite esterna, utili per identificare il patogeno dell'infezione e la sua risposta agli antibiotici.

Altre tipologie di otite esterna

L'otite esterna, che si contrae dopo una nuotata a mare o in piscina e da trattare con la cura specifica (che approfondiremo giù) è solo una delle forme di otite esistenti. Esistono anche altre tipologie di infiammazione all’orecchio che si dividono in media, interna, miringite.

Otite media sintomi e cura

È quella che si sviluppa in profondità, nella cavità dove è presente la catena degli ossicini ed è molto frequente nei bambini in età prescolare. Nella maggior parte dei casi essa è la conseguenza di raffreddore o infezioni delle vie respiratorie, faringite, allergie o ingrossamento delle adenoidi. I sintomi prevedono dolore e infiammazione auricolare, mal di gola, febbre, congestione nasale e tosse. Se non trattata adeguatamente porta alla perforazione del timpano.

 

Otite interna sintomi e cura 

Detta anche “labirintite”, questa infiammazione colpisce l’orecchio interno, specialmente, il labirinto, l’area con organi che controllano l’equilibrio e l’ascolto dei suoni. Le cause sono infezioni batteriche o virali, come la parotite (orecchioni) o l'otite acuta; ma anche violente reazioni allergiche a sostanze/farmaci, stress eccessivo, violenti colpi di tosse, sforzi o movimenti bruschi. I sintomi di questa otite comprendono vertigini, ansia, confusione, difficoltà a mantenere l'equilibrio, fischi alle orecchie. E ancora capogiri, nausea, mal di stomaco, pallore e perdita dell'udito.

Miringite sintomi e cura

Questa forma di otite si manifesta quando il processo infettivo-infiammatorio colpisce esclusivamente la membrana timpanica. Questa condizione è spesso causata da traumi ed errate manovre di pulizia dell’orecchio, e può insorgere contemporaneamente ad un'infezione delle vie aeree superiori, come l'influenza. Essa si manifesta, di solito, con dolore improvviso all'orecchio che si diffonde anche alla zona corrispondente alla testa.

Otite catarrale

L’otite catarrale, invece, a differenza di quella esterna da nuotatore è un processo infiammatorio dell'orecchio caratterizzato da accumulo di liquido mucoso (pus) o sieroso nella cassa. Questa patologia è causata da un'infiammazione, spesso cronicizzata, del rinofaringe che si propaga alla tuba e alla cavità timpanica. In questo tipo di infiammazione il dolore è assente e si ha una riduzione dell’udito. La cura per questo tipo di otite prevede alcune soluzioni come l’irrigazione nasale, la doccia nasale micronizzata, l’inalazione caldo umida e insufflazioni endotimpaniche (per una corretta ventilazione dell’orecchio).

Otite esterna da mare o piscina nei bambini: sintomi e cura

L’otite esterna è molto frequente nei bambini e neonati, basti pensare che circa il 75% ne soffre entro i primi 10 anni. Le cause sono principalmente dovute alla forma del canale uditivo, la tuba di Eustachio, più stretta, corta e in posizione orizzontale. Ciò facilita il passaggio di virus e batteri nella tuba stessa e nell’orecchio medio.

Se un bambino avverte dopo il mare o la piscina un forte dolore all’orecchio, diminuzione dell’udito, febbre e fuoriuscita di liquido è consigliato recarsi subito dal pediatra per una visita accurata.

La cura per l’otite esterna nei più piccoli, generalmente, prevede l’uso di farmaci da applicare a livello locale: antibiotici, antifungini, cortisone e anestetici in gocce o antidolorifico (se il dolore non diminuisce).

Il bambino con l’otite può andare al mare?

Quando viene diagnosticata l’otite esterna attraverso i sintomi e prescritta la cura, il piccolo paziente può andare al mare o in piscina, ma solo a prendere il sole. Il bagno va evitato per rischio di complicanze. 

Come prevenire l’otite esterna da mare o piscina

Esistono alcune azioni giornaliere che aiutano a prevenire l'otite esterna contratta dopo il mare o la piscina, e per evitare dunque la cura. Quelle più efficaci prevedono di:

       Usare tappi modellabili in silicone al mare o in piscina;

       Usare gocce di acqua borica dopo le nuotate, per disinfettare il canale uditivo;

       Fare una pausa tra una nuotata e l’altra;

       Asciugare le orecchie dopo la doccia o il bagno in mare o in piscina;

       Evitare l’inserimento nei condotti uditivi di cotton fioc e fare manovre scorrette e violente.

         

 

Cosa non fare quando si ha l’otite esterna: i consigli prima e durante la cura

Quando si soffre di otite esterna dopo il mare o la piscina è bene attenersi su alcune cose da non fare prima e dopo la cura.

Innanzitutto non bisogna sottovalutare i sintomi dell’otite e rivolgersi al medico. Un altro consiglio è quello di evitare le nuotate che possono far progredire l’infiammazione e non praticare irrigazioni dell’orecchio, in caso di perforazione timpanica.

Quando preoccuparsi

Quando l’infiammazione da otite esterna da mare o piscina, con la dovuta cura, non si risolve nel giro di qualche giorno o in caso di febbre alta, è opportuno consultare il medico.

Dove fa male l’orecchio con l’otite esterna

L'otite esterna si manifesta con dolore in corrispondenza del padiglione auricolare e nella metà viso, ma si possono avvertire anche prurito e dolore durante la masticazione.

Come capire se l’otite è virale o batterica

Uno degli accorgimenti per distinguere un otite batterica da quella virale riguarda l’aspetto dell’orecchio. Se appare arrossato, infiammato e non ci sono sintomi influenzali, allora si tratterà di otite batterica.

Come pulire le orecchie con l’otite esterna da mare o piscina

La pulizia delle orecchie in caso di otite esterna contratta a mare o in piscina può intimorire, ma è possibile farla in sicurezza. Basta rimuovere lo sporco passando il dito solo esternamente ed evitare il contatto con l’acqua, specialmente quando ci si lava i capelli.

Accortezze durante la doccia

Per quanto riguarda la doccia, dunque, bisogna evitare di fare entrare acqua nell’orecchio almeno fino alla completa guarigione. Ecco perché è consigliato coprire il condotto uditivo con un batuffolo di cotone imbevuto di vasellina o con tappi antiacqua, meglio, su misura.

Otite esterna da mare o piscina: la cura

L’otite esterna dopo il mare o la piscina e il controllo con il medico, prevede una cura sulla base della causa scatenante. Gli antibiotici o gocce otologiche con anestetico sono efficaci per un'infezione batterica, mentre gli antivirali vanno bene se la causa dipende dal virus. Paracetamolo, ibuprofene, acido acetilsalicilico, idrocortisone sono utili per alleviare il dolore e in caso di febbre.

Durante la terapia, la pulizia dell’orecchio sarà effettuata dallo specialista attraverso la rimozione del cerume con curettage oppure aspirazione.

Quanto dura l’otite negli adulti e bambini

In genere l’otite esterna, se risponde bene al trattamento, guarisce nell’arco di 5-10 giorni senza complicazioni.

 

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