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L’ulcera gastrica: cause, sintomi e cura della lesione allo stomaco

 

L’ulcera gastrica: cause, sintomi e cura della lesione allo stomaco

L’ulcera gastrica è una lesione dello stomaco causata da molteplici fattori e con sintomi di dolore e bruciore addominale da trattare con una cura medica. Scopriamo le tipologie, la terapia e come prevenirla.

L’ulcera gastrica o allo stomaco è una lesione più o meno profonda del rivestimento interno dello stomaco e si manifesta principalmente con i sintomi di dolore e bruciore nella parte alta e centrale dell’addome, ai quali si fa fronte con una cura medica specifica. Questo tipo di ulcera fa parte della categoria peptica, che riguarda le alte vie digestive di stomaco e duodeno e, sin dalla comparsa dei primi sintomi non va sottovalutata.

Scopriamo di più sui sintomi, tipologie, differenze e come curare l'ulcera allo stomaco spesso confusa dai pazienti con la gastrite.

Cos’è l’ulcera allo stomaco

L’ulcera allo stomaco, dunque, è una lesione della mucosa che riveste lo stomaco che si manifesta con dolore sordo e bruciore di stomaco. Ma esistono casi in cui le ulcere allo stomaco, dopo la comparsa dei sintomi, subiscono delle complicazioni con emorragie, perforazioni e occlusioni, conseguenze della cicatrizzazione dei tessuti. 

L'ulcera gastrica si presenta a cicli, dopo un'apparente guarigione e i sintomi per motivi ancora poco chiari si riacutizzano di più in primavera e autunno, rispetto al resto dell'anno. I sintomi dell'ulcera comprendono digestione difficile, sazietà precoce e gonfiore, determinati probabilmente da una gastrite cronica associata. 

Cause dell’ulcera gastrica

L’ulcera gastrica è un disturbo dalle molteplici cause e sintomi che vanno attenzionati prima di procedere con una cura medica. Nello stomaco è presente uno strato di muco contenente proteine e bicarbonati, che servono a proteggere la mucosa gastrica. Quando la barriera di muco viene alterata, aumenta l'acidità gastrica e la riparazione della mucosa non avviene più normalmente e ciò determina la comparsa dell’ulcera.

I fattori che possono causare la lesione allo stomaco sono:

       Gli antinfiammatori non steroidei (FANS) che, se usati a lungo termine, inibiscono la sintesi delle molecole che proteggono la mucosa gastrica;

       Un’infezione da helicobacter pylori, batterio della mucosa gastrica che aumenta la produzione di acido;

       La sindrome di Zollinger-Ellison, quando uno o più tumori si formano nel pancreas e nel duodeno rilasciando un ormone che stimola la produzione di acidi;

       Dieta poco sana e cattive abitudini sono tra i fattori che possono generare l’ulcera come l’abuso di alcol, la caffeina, il fumo di sigaretta;

       I fattori psicologici che contribuiscono alla comparsa dell’ulcera e dei suoi sintomi, come situazioni di forte stress e nervoso.

 

L’ulcera allo stomaco: quali sono i sintomi, quando preoccuparsi e parlare con il medico per la cura

Come già accennato su, l’ulcera gastrica tra i suoi sintomi prevede il bruciore dovuto al contatto dei succhi gastrici con la parte lesa, oltre al dolore simile a un crampo che si manifesta dopo circa 30 minuti dai pasti. A questi sintomi si aggiungono anche quelli meno comuni come gonfiore, nausea, vomito, calo di peso corporeo (conseguenza del rifiuto da cibo per la comparsa del dolore). I sintomi dell’ulcera gastrica vanno trattati con una cura specifica, ecco perché è consigliato rivolgersi al proprio medico per avere una cura farmacologica; mentre è opportuno recarsi al pronto soccorso quando si manifestano feci di colore scuro, vomito con tracce di sangue, dolore allo stomaco molto forte e che peggiora, stanchezza inspiegabile e difficoltà a respirare.

Diagnosi dell’ulcera allo stomaco e dei sintomi per agire con i rimedi farmacologici

La diagnosi dell’ulcera allo stomaco viene ipotizzata sulla base dei sintomi e confermata da esami strumentali che permetteranno poi di avere conferma e intervenire con rimedi farmacologici. Gli esami comprendono la gastroscopia, con la visione diretta dell’ulcera (spesso di forma rotonda oppure ovale) e delle dimensioni, ricorrendo poi alla biopsia. Sul campione prelevato viene eseguito l'esame istologico.

Tipi di ulcera: i sintomi da quella gastrica a quella esofagea 

La malattia dell’ulcera, a seconda della zona in cui si presenta può avere nomi differenti. L’ulcera gastrica colpisce lo stomaco, quella duodenale si sviluppa nella parte superiore dell’intestino tenue (duodeno), mentre quella esofagea si forma sulla parte inferiore dell’esofago, confusa spesso al reflusso gastroesofageo cronico.

Ulcera duodenale: cause, sintomi e terapia

L’ulcera duodenale colpisce soprattutto la prima parte dell’intestino. Le cause sono principalmente l'assunzione di caffeina, alcol, di alcuni farmaci FANS e cortisonici, l'infezione da Helicobacter pylori oltre ai fattori di ansia e stress. I sintomi dell’ulcera duodenale sono dolore addominale nella parte del tronco (che migliora dopo l’assunzione di cibo), nausea, vomito, meteorismo ed emorragia. La terapia prevede la somministrazione di omeprazolo una volta al giorno, prima del pasto per un periodo variabile dalle 4 alle 8 settimane; oppure il lansoprazolo, da assumere 30 minuti prima del pasto principale per 4 settimane.

Ulcera gastrica e duodenale: differenze

L’ulcera gastrica, dunque, si differenzia da quella duodenale per la zona interessata: lo stomaco nella prima e la prima parte dell’intestino nella seconda. Anche il dolore avvertito è differente e cambia a seconda dell’assunzione del cibo; nell’ulcera gastrica il dolore peggiora quando si mangia, invece in quella duodenale il dolore migliora dopo l’assunzione di cibo. 

Gastrite o ulcera gastrica

Un’altra differenza da tenere in considerazione è quella tra ulcera gastrica e gastrite, due disturbi differenti. La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica, che può essere acuta o cronica e nel tempo può portare a ulcerazione. La diagnosi avviene con una gastroscopia associata alla biopsia di alcuni frammenti di mucosa gastrica. 

L'ulcera gastrica, come già citato è una lesione della mucosa dello stomaco o del primo tratto del duodeno e per la diagnosi si ricorre l'esofagogastroduodenoscopia.

Ulcera esofagea: sintomi e cura

Un altro tipo di ulcera è quella esofagea che si forma sulla parte inferiore dell’esofago e viene spesso collegata con il reflusso gastroesofageo cronico. I sintomi dell’ulcera all’esofago prevedono dolore bruciante al petto o bruciore retrosternale, senso di pienezza, nausea e vomito, tosse secca, sapore amaro in bocca, dolore che diminuisce mangiando o bevendo. La cura prescritta dal medico per questo disturbo prevede il pantoprazolo da prendere per circa 8 settimane. E in caso di mancata guarigione completa, il trattamento va ripetuto per altre 8 settimane.

Ulcera perforante allo stomaco: cause e sintomi

L'ulcera perforata allo stomaco è una condizione patologica (rara) che può interessare la mucosa gastrica o quella intestinale; e riguarda la rottura (perforamento) della parete dello stomaco o intestino. Le cause dell’ulcera perforante, che richiede un intervento tempestivo, sono dovute a complicazioni di un'ulcera gastrica o un'ulcera duodenale, trascurata o non trattata accuratamente. Ma anche diversi fattori come ipersecrezione acida delle cellule acido-secernenti della mucosa dello stomaco; l’uso prolungato di farmaci gastrolesivi e infezioni da Helicobacter pylori. I sintomi prevedono un improvviso e intenso dolore, nausea, vomito e perdita di appetito, emorragia gastrointestinale, con emissione di sangue con il vomito e feci scure. Nei casi più seri, i pazienti possono subire anche uno shock e collasso.

Ulcera allo stomaco sanguinante: sintomi, diagnosi e cura

L'emorragia interna è una delle conseguenze dell’ulcera gastrica e si manifesta come perdita lenta di sangue con anemia, stanchezza, affanno e palpitazioni. Se intensa, l’ulcera sanguinante richiede un ricovero in ospedale e una trasfusione.

I sintomi di un'ulcera sanguinante comprendono vomito con sangue rosso vivo o coaguli marrone-rossastri oppure feci nere. In questi casi è bene rivolgersi al medico gastroenterologo che, in caso di emorragia non grave, interverrà con un’endoscopia superiore per intercettare l’ulcera sanguinante e bruciarla con l’endoscopio oppure iniettando una sostanza che coagula l’ulcera sanguinante. 

Se la causa dell’emorragia non viene trovata e il sanguinamento non è grave, il medico può prescrivere una cura per l’ulcera sanguinante allo stomaco a base di farmaci che annullano la produzione di acido, come i bloccanti dei recettori dell’istamina-2 (H2) o gli inibitori della pompa protonica. 

Se dopo queste misure non c’è margine di miglioramento per l’ulcera emorragica, allora è necessario un intervento chirurgico.

Ulcera gastrica: dalla sintomatologia, alla cura e tempi di guarigione

La cura per le ulcere allo stomaco dipende dal fattore scatenante. Se l’ulcera gastrica è generata dall'assunzione di farmaci antinfiammatori o analgesici, allora l’ideale è una cura a base di farmaci antiacidi come gli inibitori della pompa protonica e gli H2 antagonisti dell’istamina. 

In caso di infezione da Helicobacter pylori il medico prescriverà una terapia di antibiotici. 

I tempi di guarigione dall’ulcera allo stomaco e dei suoi sintomi variano in genere da 1 a 2 mesi dall’inizio della cura medica.

Ulcera allo stomaco: i cibi da evitare contro i sintomi per una cura ottimale

L’alimentazione è molto importante per la prevenzione contro le ulcere allo stomaco e generalmente si consiglia una dieta priva di cibi e bevande che aumentano la secrezione acida come cioccolato, spezie, menta, agrumi cioccolato, spezie, menta; bibite gassate, alcolici, caffè e tè. 

Gli alimenti, invece, da includere nella dieta sono patate, pasta, riso, avena e cereali integrali; la frutta come il lampone ed estratti di fragola, la mora, il mirtillo e le mele, da consumare cotte per una maggiore digeribilità. 

Gli ortaggi da preferire sono zucchine, carote, fagiolini, insalata verde, finocchi e cavoli; carni magre e pesce fresco cucinati senza aggiunta di grassi; formaggi magri come primo sale, fiocchi di latte, crescenza. Anche il miele è un ottimo alleato, quello di quercia e di manuka se assunti lontano dai pasti e in piccole quantità aiutano contro l’Helicobacter Pylori. 

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