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Bronchite: cos’è, come riconoscerla e quando prendere gli antibiotici per la cura

 

Bronchite: cos’è, come riconoscerla e quando prendere gli antibiotici per la cura

La bronchite è un’infiammazione delle vie respiratorie, che si divide in acuta e cronica e, solitamente, va curata con una terapia a base di antinfiammatori; ma esistono casi in cui possono essere prescritti un antibiotico per la cura della bronchite. Scopriamo quali sono.

Immaginate una struttura ad albero con delle ramificazioni: così appare la mucosa che riveste le pareti dei bronchi e permette all'aria di raggiungere i polmoni. Quando questa mucosa si infiamma generalmente parliamo di bronchite, una patologia delle vie respiratorie che va curata con antinfiammatori e mucolitici; mentre, nei casi di sovrainfezione batterica con una cura a base di antibiotici prescritta dal medico.

Scopriamo nel dettaglio la bronchite e i suoi sintomi, e la terapia ideale per debellare questa infiammazione che, a seconda della durata dell’infiammazione, può essere acuta o cronica.    

Bronchi: cosa sono e dove si trovano

I bronchi sono canali di forma cilindrica che si trovano tra la biforcazione della trachea e i bronchioli (piccole diramazioni terminali dei bronchi all’interno dei polmoni) che permettono il passaggio dell’aria dalla trachea fino ai bronchioli e agli alveoli polmonari. I bronchi principali si dividono in destro e sinistro; ed esternamente appaiono rivestiti da una guaina fibrocartilaginea e muscolare, mentre all’interno hanno una mucosa con delle ciglia in superficie. Quest’ultime servono a contrastare ed eliminare batteri, la polvere e altre micro particelle inalate dall’ambiente esterno.

Bronchite: cause e sintomi

Prima di approfondire la cura per la bronchite con antinfiammatorio o con antibiotico, soffermiamoci su come agisce la patologia sulle pareti interne dei bronchi. Esse svolgono una funzione protettiva, perché producono del muco che impedisce a polvere o altre particelle irritanti di raggiungere i polmoni.

La bronchite si sviluppa quando delle particelle entrano nei bronchi e li costringono a produrre più muco del solito, che viene poi espulso attraverso la tosse.

I sintomi più diffusi della bronchite sono tosse con o senza catarro, difficoltà respiratoria, senso di oppressione toracica, brividi, raucedine, debolezza, disturbi del sonno; tutti sintomi che, solitamente, regrediscono spontaneamente in 2-3 settimane.

Bronchite acuta come riconoscerla e perché gli antibiotici per la cura non sono efficaci

La bronchite può essere acuta, cioè quella forma causata da un’infezione da virus e batteri, come quello dell’influenza o del raffreddore, che colpiscono le vie respiratorie superiori. Questo tipo di infiammazione di solito dura qualche giorno o settimana e si manifesta con naso che cola, mal di gola, affaticamento, fiato corto e dopo qualche giorno la tosse. La cura, in questo caso, prevede riposo e l’assunzione di antinfiammatori e farmaci a base di paracetamolo; in caso di bronchite acuta non è necessario assumere antibiotici perché questa cura non è efficace contro le infezioni generate da virus.

Cause e sintomi della bronchite cronica

Oltre alla bronchite acuta con i suoi sintomi esiste anche quella cronica, che è tipica della Broncopneumopatia cronico ostruttiva (malattia respiratoria di polmoni e bronchi di lunga durata) e persiste per mesi o anni. La bronchite cronica è dovuta a fattori esterni come fumo di sigaretta e agenti inquinanti atmosferici come fumo o polveri; e i sintomi si contraddistinguono per l’eccessiva produzione di muco, insieme a tosse e difficoltà respiratoria.

La terapia prescritta dal medico servirà a calmare i disturbi, ma per la guarigione è fondamentale intervenire sulle cause scatenanti di irritazione bronchiale.

Quando la malattia respiratoria colpisce gli anziani

La bronchite negli anziani è molto diffusa e in alcuni casi può essere molto pericolosa, provocando insufficienza respiratoria, polmonite, e aggravando malattie croniche come il diabete o le cardiopatie. Le difese immunitarie, già basse per questi pazienti, espongono l’organismo a infezioni e malattie respiratorie che ostacolano il consueto flusso d’aria e provocano una ritenzione di muco nei bronchi. 

In questo caso, possono essere utili alcune accortezze:

Lavare bene le mani o disinfettarle contro germi e batteri;

Evitare il contatto con persone colpite da raffreddore, influenza o bronchite;

Indossare una mascherina, specie in luoghi affollati e al chiuso;

Astenersi dal fumo e non stare a contatto con fumatori;

Seguire una dieta equilibrata a base di frutta, verdura, cereali integrali, legumi, pesce, carne magra per garantire al corpo vitamine, minerali, antiossidanti e fibre.

Bronchite senza febbre

Un’altra tipologia di bronchite è quella che si manifesta senza febbre. Essa è una forma di infiammazione, che non è dovuta ad agenti infettivi (virus o batteri) e dipende da malattie polmonari come asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva, reflusso gastroesofageo o inalazione di fumi chimici, polveri tossiche o fumo di sigaretta. In questo caso i sintomi diffusi sono tosse, dispnea, respiro con sibili o rantoli e malessere al torace.

La diagnosi di bronchite senza febbre avviene grazie a un esame obiettivo e all’anamnesi, seguita da una terapia causale (volta a eliminare i fattori che incidono) o sintomatica (con farmaci contro la tosse, mucolitici o FANS.

 

Bronchite asmatica

Dall’unione della bronchite acuta e asma, nasce la bronchite asmatica. Una malattia polmonare scatenata da infezioni virali o batteriche, uso del tabacco, inquinamento, muffa, pollini e polvere; farmaci verso i quali si hanno delle intolleranze, un clima particolarmente freddo, eccessivo esercizio fisico, stress.

I sintomi comprendono respiro sibilante, costrizione al torace, starnuti, tosse con catarro, febbre, brividi e dolori muscolari. In questo caso, una visita medica e, se necessario, una spirometria (analisi della capacità inspiratoria ed espiratoria dei polmoni) saranno utili per la diagnosi, seguita da cura a base di broncodilatatori, corticosteroidi (cortisonici contro l’infiammazione) e antileucotrieni (per gestire l’asma).

 

Differenza per bronchite e bronchiolite con cura di antibiotico

Quando parliamo di bronchite, compreso l'uso di antinfiammatori o antibiotici per la cura, spesso si fa confusione con un’altra forma di malattia: la bronchiolite. Una condizione, che colpisce i bambini nel primo anno di vita. I responsabili di questa malattia, si pensa siano virus e batteri di specie differenti che provocano febbre, respirazione difficile, cianosi (colore bluastro della pelle), tosse secca e stizzosa; e ancora, torace espanso e frequenza cardiaca aumentata.

La cura della bronchiolite, a differenza della bronchite, prevede la somministrazione di antibiotici per curare la malattia e analettici, broncodilatatori e cardiocinetici per favorire l'ossigenazione del sangue.

Auscultare i bronchi: il test di valutazione

L’auscultazione è un test che permette di valutare suoni anomali a carico di cuore, polmoni, vasi arteriosi (come aorta e carotidi) e intestino.  E una volta percepita la presenza di rumori insoliti si può valutare preventivamente lo stato di salute del paziente. 

Nel caso delle vie aeree inferiori e malattie polmonari, questo test aiuta a individuare rantoli e stridori dovuti a tracheite, bronchite, bronchiolite, polmonite, asma, edema polmonare, enfisema polmonare, pleurite ecc. Il test è sicuro e non richiede una preparazione particolare del paziente; il medico attraverso uno stetoscopio procede all’ascolto di petto e schiena, operazione che può durare anche 10 - 15 minuti, in presenza di suoni anomali. 

Come curare la bronchite: terapia

Il trattamento della bronchite varia a seconda dei casi. Se acuta riposo, idratazione e una cura con antinfiammatori, antipiretici e mucolitici servirà a controllare i sintomi.

La terapia della bronchite cronica, invece, prevede un trattamento di lunga durata con farmaci per la broncodilatazione, a base di corticosteroidi, ossigenoterapia e una specifica terapia di riabilitazione polmonare.

In caso di sovrainfezione batterica, allora il medico prescriverà un antibiotico per la cura della bronchite.

 

L'antibiotico per la cura della bronchite

Gli antibiotici per la cura della bronchite, come accennato, non vengono somministrati come terapia della malattia. Ma ai soggetti più fragili, possono essere prescritti dal medico, come i pazienti a rischio di sviluppare infezioni batteriche, con malattie cardiache, polmonari, renali ed epatiche; a chi ha un sistema immunitario compromesso o soffre di fibrosi cistica. Le penicilline sono gli antibiotici più usati nel trattamento delle infezioni batteriche a carico delle vie aeree o, in alternativa, i macrolidi per i soggetti allergici; a questi si aggiungono anche tetracicline e cefalosporine.

 

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