Aerosol: che tipologia scegliere?
Aerosol per la tosse: cos’è e quale scegliere?
L’aerosol è un dispositivo farmaceutico per curare la tosse e altri disturbi alle basse vie aeree. Le tipologie più diffuse sono tre, ognuna con caratteristiche specifiche per ogni esigenza. Scopriamole insieme.
L'Aerosol è un dispositivo farmaceutico indispensabile per la cura della tosse e di malanni stagionali dell’apparato respiratorio come rinite, bronchite, polmonite e, se prescritto dal medico, mal di gola. Una delle caratteristiche principali di questo apparecchio è la facilità d’uso, che lo rende ideale per trattare i malanni di anziani e bambini. In commercio, ne esistono varie tipologie e modelli: dall’aerosol ultrasuoni, a quello a pistone, fino a quello a membrana vibrante a pile. Questi modelli si differenziano per caratteristiche, funzioni, fasce di prezzo, tecnologia e potenza del motore. Scopriamo nel dettaglio a cosa serve questo strumento e tutti i benefici.
Cos'è e a cosa serve l'aerosol?
L’aerosol, come accennato, è un dispositivo medico utilizzato per la tosse e serve a dissolvere i farmaci liquidi in minuscole particelle, in modo tale da raggiungere facilmente i bronchi, naso, polmoni, laringe e trachea. Le goccioline del farmaco vengono inalate con una mascherina collegata all’aerosol tramite un tubo e un contenitore con all’interno la giusta dose di farmaco.
Un apparecchio, dunque, fondamentale per "l’aerosolterapia", una cura utilizzata principalmente per la prevenzione di malattie da raffreddamento, infezioni alle vie aeree e infiammazioni.
I benefici dell’aerosol per curare la tosse e altri malanni respiratori
I benefici di questo strumento farmaceutico sono molteplici e includono la rapida diffusione lungo le vie aeree con un dosaggio ridotto del farmaco e, di conseguenza, una minima incidenza di effetti collaterali. A questi, si aggiunge anche l’uso semplice che lo rende adatto sia per bambini, che per anziani.
L’aerosol per la tosse: funzioni
L'apparecchio per aerosol viene chiamato "nebulizzatore", perché il suo compito è quello di trasformare i farmaci liquidi in minuscole particelle. Il liquido viene disperso da un diffusore e le particelle vengono assorbite dalle mucose delle vie aeree. Questa tecnica consente di somministrare farmaci vaporizzati in soluzione fisiologica e ottenere un'azione mirata locale senza coinvolgere l'organismo interno.
Le sue funzioni permettono, dunque, di umidificare le vie aeree, eliminare il muco dalle vie respiratorie e ridurre broncospasmi.
Quando utilizzare l'aerosol?
L'aerosolterapia è associata alla stagione invernale, ma anche quella primaverile in cui si manifestano i fenomeni allergici. Dunque, che sia inverno o in primavera, la terapia viene generalmente prescritta nei seguenti casi di infiammazioni respiratorie:
● Raffreddore;
● Sinusite;
● Broncopolmonite;
● Pertosse;
● Faringite;
● Polmonite;
● Tonsillite;
● Bronchite;
● Rinite allergica;
● Asma bronchiale
Apparecchi per l’aerosol: tutte le caratteristiche
L'aerosol per la tosse, oltre al nebulizzatore, include degli accessori essenziali per il suo funzionamento e dalle caratteristiche ben precise:
● Ampolla di vetro o in plastica, che va lavata dopo l’utilizzo e sostituita circa ogni 6 mesi. Nei modelli a ultrasuoni sono spesso usa e getta.
● Boccaglio che va trattenuto fra i denti con la bocca e il naso chiuso; rispetto alla maschera, impedisce al farmaco di depositarsi nelle vie nasali (il naso agisce da filtro, può limitare l'efficacia delle sostanze terapeutiche).
● Mascherina da usare nei bambini quando il boccaglio non è facilmente applicabile. Il dispositivo è molto comodo anche se, la sostanza potrebbe filtrare perché la mascherina aderisce alla pelle del viso e agli occhi e, di conseguenza, potrebbe non essere efficace.
● Forcella nasale, utile in caso di somministrazione diretta alla mucosa nasale.
Le caratteristiche migliori di un apparecchio per l’aerosol
La scelta del migliore apparecchio per l’aerosol, spesso può generare confusione, ma esistono dei fattori da tenere in considerazione che possono aiutare prima dell’acquisto. L’uso che se ne vuole fare, i farmaci da usare, sono alcune delle considerazioni insieme alle dimensioni, al peso, al tipo di alimentazione, alla silenziosità, al tipo di patologie da curare e alle esigenze dei bambini.
Apparecchi di aerosol per la tosse: tutte le tipologie
Valutati diversi fattori ed esigenze, si può procedere alla scelta del dispositivo farmaceutico.
Aerosol ad aria compressa o a pistone
Questa tipologia ha un processo di nebulizzazione con compressore chiamato pistone, che produce l’aria spinta all'interno dell'ampolla dove si trova il farmaco. Così facendo, le piccole particelle possono arrivare anche nelle parti più difficili da raggiungere, come i bronchi.
Aerosol a ultrasuoni
I modelli di ultima generazione di aerosol, con un meccanismo che trasforma l'energia elettrica in vibrazioni di frequenza su una membrana interna. Un dispositivo silenzioso e portatile che, però, può alterare il farmaco a causa del riscaldamento a ultrasuoni.
Aerosol a membrana vibrante
Una tipologia con all'interno una membrana oscillante e grazie al boccaglio o alla mascherina vengono inalati i medicinali. Portatile, rapido e silenzioso, questo aerosol funziona a pile (dunque non surriscalda del medicinale). Tutte queste caratteristiche lo rendono uno strumento indicato per i bambini.
Differenza specifica tra aerosol per la tosse a ultrasuoni e a pistoni
La differenza fra gli apparecchi di aerosol per la tosse a ultrasuoni e a pistoni riguarda determinate caratteristiche, prima tra tutte la velocità. Infatti, gli apparecchi a ultrasuoni, rispetto a quelli a pistone, garantiscono una nebulizzazione in tempi più rapidi riducendo così la velocità delle sedute; e, inoltre, sono meno ingombranti e più silenziosi.
Gli aspetti meno positivi riguardano:
● Il sistema a ultrasuoni che, riscaldando il farmaco, rischia di alterarlo;
● Il prezzo più alto, rispetto a un aerosol a pistoni;
● L’uso specifico con determinati farmaci.
Gli aerosol a pistoni, invece, nonostante il maggior tempo di nebulizzazione garantiscono più omogeneità delle particelle inalate, hanno un buon prezzo, anche se alcune tipologie non riescono a produrre delle particelle abbastanza piccole.
Aerosol per il mal di gola e raffreddore
L’aerosol, spesso viene usato anche in caso di mal di gola e raffreddore, soprattutto per i bambini. Questa soluzione va ponderata con il medico, poiché solitamente dal raffreddore e mal di gola si guarisce spontaneamente.
Se l'aerosol non è la scelta prescritta dal medico, sono molto efficaci le soluzioni saline per lavaggi nasali e altri prodotti decongestionanti che allevieranno i sintomi respiratori; mentre spray emollienti e pastiglie aiuteranno contro il mal di gola.
Sinusite e aerosol
Quando invece il disturbo della sinusite non dà tregua, l’aerosol può essere utilizzato con mucolitici e corticosteroidi per un'azione decongestionante. Rimedio che, se abbinato a lavaggi nasali con soluzioni fisiologiche (acqua e sale), garantisce anche l’idratazione della mucosa nasale.
Aerosol per la tosse di bambini e neonati
L'aerosol, dietro consulto medico, può essere utilizzato anche da bambini e neonati in caso di asma, bronchiolite o broncospasmo, rigorosamente da svegli. Quelli più indicati, sono senza dubbio gli aerosol a membrana vibrante e a ultrasuoni. La tipologia a pistone, invece, più indicata potrebbe essere quella Chicco per neonati, grazie alla presenza di mascherine aderenti al volto.
Aerosol per la tosse prima o dopo i pasti?
Generalmente, si consiglia di fare l’aerosolterapia prima dei pasti, per un migliore assorbimento del farmaco. Questo perché, dopo i pasti, alcuni pazienti soggetti a problemi respiratori potrebbero avere difficoltà nella respirazione profonda.
Quando non fare l’aerosol?
Nel caso di sinusite, raffreddore, tonsillite e faringite si sconsiglia l’uso dell’aerosol perché, specie in età pediatrica, può seccare le mucose, e favorire l’azione batterica.
È più opportuno svolgere lavaggi nasali con una soluzione fisiologica e, in caso di febbre, prendere del paracetamolo. Nei casi di infezioni batteriche, invece, si ricorre agli antibiotici.
Cosa fare dopo l’uso dell’aerosol
Una volta terminato l’uso dell’aerosol, lo strumento va pulito e sterilizzato. Acqua e sapone oppure alcol sono le soluzioni ideali per detergere tutti gli accessori. Generalmente, l’intero kit a disposizione per l’aerosol andrebbe cambiato dopo circa 30 giorni dall’uso.
Dopo quanto tempo fa effetto l’aerosol?
La somministrazione dei farmaci da utilizzare con l’aerosol per la tosse o altre patologie respiratorie dura circa 7-10 minuti, da eseguire 2 volte al giorno con la bocca aperta o il naso. L’azione del farmaco, una volta inalato con lentezza (trattenendo il respiro fino a 10 secondi), si mantiene per 6/10 ore.
Clubfarma è una farmacia, con sede fisica in Sicilia e online, riconosciuta dal Ministero della Salute. Fai un giro virtuale tra i farmaci online e se hai dubbi contattaci al numero +39 0931 1843010 del servizio WhatsApp.
Lascia un commento
Accedi per pubblicare commenti