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La pillola anticoncezionale per la donna e gli altri metodi contraccettivi
La pillola anticoncezionale è tra i metodi più usati dalla donna con una vita sessuale attiva, utile a proteggersi da gravidanze indesiderate. Ma questo non è l’unico metodo contraccettivo esistente ed efficace; scopriamoli tutti.
L’esperienza sessuale, che sia la prima o meno, va vissuta in sicurezza e serenità e per farlo ci si può affidare ai contraccettivi; tra i più noti il preservativo e la pillola anticoncezionale per la donna, che rappresenta una protezione dalle gravidanze indesiderate. In commercio, esistono diversi tipi di pillola e contraccettivi che svolgono in modo efficiente la loro funzione, e proprio per la varietà spesso è difficile scegliere quello adatto a sé.
Scopriamo nel dettaglio a cosa servono i contraccettivi e tutte le tipologie.
Cosa sono e a cosa servono i farmaci e metodi anticoncezionali
Gli anticoncezionali sono farmaci e dispositivi impiegati per prevenire una gravidanza e avere rapporti sicuri senza la trasmissione di malattie. Esistono due tipologie di anticoncezionali: ormonali e di barriera.
- Ormonali, categoria di cui fanno parte i contraccettivi orali a sua volta divisi in associazione (la pillola) con principi attivi estrogenico e progestinico (i due ormoni sessuali femminili); e progestinici (minipillola) con solo componente progestinica. Questa categoria comprende anche i contraccettivi iniettabili, i cerotti contraccettivi e la tipologia impiantabile;
- Di barriera, in cui rientrano il preservativo e alcuni dispositivi da inserire a livello vaginale.
Contraccettivi: tutte le tipologie oltre alla pillola anticoncezionale per la donna
Fra le tipologie di contraccettivi per la donna, oltre alla pillola ci sono anche il cerotto, l’anello, il diaframma e anticoncezionali impiantabili. Ecco di cosa si tratta.
Il cerotto
I cerotti, come accennato, fanno parte della categoria degli anticoncezionali di tipo ormonale e sono delle formulazioni farmaceutiche a lunga durata, perché una volta applicati rilasciano lentamente i principi attivi (estrogenico e progestinico). Questo contraccettivo va applicato sul braccio, sull’addome o sul gluteo e va sostituito una volta a settimana per tre settimane, scegliendo sempre lo stesso punto. Una volta terminate le tre settimane è consigliato interrompere l’applicazione per una settimana, così da permettere l'emorragia da sospensione (tipica del periodo di interruzione ormonale).
In caso di peso superiore ai 90 kg il dosaggio ormonale del cerotto potrebbe essere insufficiente e, di conseguenza, avere efficacia ridotta.
Gli effetti indesiderati di questo metodo contraccettivo sono nausea, mal di testa, dolore addominale, dolore al seno e irritazione in corrispondenza del sito in cui il cerotto viene applicato.
Anello
L'anello anticoncezionale, così come anche la spirale, è un contraccettivo di tipo ormonale; è in plastica trasparente e flessibile e va inserito nella vagina, dove rilascia i principi attivi. Può essere inserito il primo giorno del ciclo mestruale (quasi come un assorbente interno) e rimosso dalla stessa paziente. Generalmente, va tenuto tre settimane e sostituito poi con uno nuovo dopo una settimana di pausa. Gli effetti indesiderati sono analoghi al cerotto inclusi acne, emicrania e calo della libido.
Anticoncezionali impiantabili
A questa categoria di anticoncezionali appartengono sia contraccettivi impiantabili chirurgicamente (i bastoncini ormonali), sia dei dispositivi intrauterini come la spirale ormonale che rilascia nell'organismo un contraccettivo progestinico e la spirale rivestita di rame. Questo tipo di dispositivo non fa parte né del gruppo degli anticoncezionali, né di quello dei metodi barriera. La spirale di rame rallenta la motilità degli spermatozoi e crea un ambiente sfavorevole all'impianto dell'ovulo e può comportare sanguinamento o mestruazioni irregolari (nei primi tre o cinque mesi), secchezza vaginale, vampate di calore, mal di testa, nausea e acne.
Tutti questi dispositivi devono essere impiantati (nel caso dei bastoncini) o inseriti (nel caso delle spirali) solo da un medico specializzato.
Contraccettivi a barriera
I metodi contraccettivi a barriera o meccanici sono una tipologia anticoncezionale che impedisce il contatto diretto fra la cellula uovo e gli spermatozoi.
Il preservativo femminile
Il preservativo femminile o femidom è privo di ormoni ed è composto da due anelli flessibili uno aperto e uno chiuso all’estremità. Una guaina in poliuretano, in lattice o nitrile (sostanze della famiglia delle gomme) unisce i due anelli e serve a raccogliere lo sperma durante il rapporto sessuale. In caso di primo utilizzo, uno o più tentativi consentiranno di avere dimestichezza e una maggiore sicurezza prima del rapporto. Dopo aver aperto la confezione e srotolato il preservativo, la parte con l’anello interno va inserita nella vagina come un assorbente interno e spinta con il dito fino alla cervice. L’anello esterno, invece, resta aperto fuori dalla vagina coprendo in parte le grandi labbra, per consentire l’introduzione del pene in erezione.
Questo metodo contraccettivo protegge sia da gravidanze indesiderate, sia da malattie sessualmente trasmissibili va usato una sola volta e può essere inserito nella vagina anche alcune ore prima del rapporto. Gli effetti indesiderati possono interessare le persone allergiche al lattice.
Il diaframma anticoncezionale
Questo tipo di anticoncezionale è caratterizzato da una piccola cupola soffice in silicone, con un anello di materiale gommoso più rigido sul bordo. Va inserito in prossimità del collo dell'utero, poco prima del rapporto sessuale e se ne consiglia l’uso con spermicidi, per non ridurre l’efficacia.
Questo metodo, rispetto al preservativo, non assicura la medesima garanzia di protezione dalle gravidanze e non protegge dalle malattie. Ecco perché è tra i meno utilizzati in Italia.
Il cappuccio cervicale
Il cappuccio cervicale o coppetta cervicale è un contraccettivo a forma di campana, riutilizzabile. L’efficacia di questo metodo per prevenire una gravidanza è bassa, mentre è molto efficace per impedire il contagio di malattie. Può essere applicato direttamente dalla paziente all'interno della vagina o da un ginecologo e, anche in questo caso, si consiglia l'uso con spermicidi. L’acquisto non prevede la ricetta medica anche se, prima dell’uso, è utile sottoporsi a una visita ginecologica. Questo consente di capire, in base alla conformazione delle parti intime, quale tipologia scegliere oltreché avere tutte le info corrette per l’uso.
Va evitato in caso di allergia al lattice o al silicone, cervicite, endometrite, predisposizione a infezioni vaginali, recente aborto o piena fase ovulatoria.
Farmaco anticoncezionale più usato: la pillola
Tra i contraccettivi più utilizzati, oltre al preservativo, rientra sicuramente la pillola anticoncezionale usata da più di 100 milioni di donne nel mondo. Parliamo del metodo contraccettivo più efficace (attendibile al 99,8%) per prevenire le gravidanze indesiderate, con un piccolo margine di fallimento, dovuto spesso a un uso scorretto o all'assunzione in contemporanea ad altri farmaci.
Questo prodotto farmacologico somministrato per via orale ha un contenuto ormonale che si differenzia a seconda della tipologia: pillola combinata o minipillola. La prima è il risultato dell’associazione tra estrogeni e progesterone sintetici, mentre la seconda contiene solo progesterone.
Come agisce la pillola anticoncezionale per donna
La pillola anticoncezionale combinata impedisce la secrezione delle gonadotropine FSH (ormone follicolo-stimolante) e LH (ormone luteinizzante), importanti per l’ovulazione. Inoltre, la combinazione degli ormoni della pillola contraccettiva impedisce il concepimento, addensando il muco della cervice uterina e rendendolo poco idoneo al passaggio degli spermatozoi che vogliono raggiungere la cellula uovo. Sfavorise anche l'impianto dell'ovulo a livello dell'utero e interferisce con le contrazioni muscolari, fondamentali durante il processo di fecondazione e impianto dell'ovulo. È bene ricordare che la piccola anticoncezionale protegge le donne da gravidanze indesiderate, ma non da malattie sessualmente trasmissibili. E che, una volta interrotta riporta al ripristino delle capacità di concepimento.
Quando e come prendere la pillola anticoncezionale
La pillola anticoncezionale va iniziata dalla donna il primo giorno del ciclo mestruale e assunta per 21 giorni consecutivi, una volta al giorno, preferibilmente sempre alla stessa ora. Se la prima assunzione avviene tra il secondo o terzo giorno del ciclo, va adottato per il primo mese un metodo contraccettivo alternativo.
La somministrazione, inoltre, prevede una settimana di pausa, durante la quale si possono presentare delle perdite ematiche paragonabili alle mestruazioni, anche se meno abbondanti. Dopodiché si può riprendere nuovamente.
Come farsi prescrivere la pillola anticoncezionale
Se la pillola dev’essere prescritta per la prima volta, innanzitutto ci si deve recare da un ginecologo per una visita. Verrà effettuata un’ecografia per vedere le condizioni dell’utero e delle ovaie e successivamente seguiranno degli esami del sangue per valutare la pillola più adatta prescritta tramite ricetta. Per la prescrizione, invece, dalla seconda volta in poi si può chiedere direttamente al medico curante.
Controindicazioni pillola anticoncezionale per le donne
L’uso della pillola anticoncezionale va ponderata dalla donna se sono presenti alcune problematiche di salute o patologie come una malattia cardiovascolare o una storia passata di fenomeni tromboembolici, alcune malattie di coagulazione, obesità e ipercolesterolemia, storia di tumore all’utero o al seno, gravidanza. E ancora, il vizio del fumo in persone con età superiore ai 35 anni, la presenza di malattie epatiche gravi o malattie della cistifellea e l’assunzione di sedativi barbiturici, antiepilettici… Tutte condizioni di cui parlare con il proprio ginecologo.
Effetti indesiderati della pillola anticoncezionale usata dalle donne
La pillola contraccettiva rappresenta, dunque, un efficiente metodo di protezione da gravidanze indesiderate e come ogni farmaco da assumere per via orale presenta degli effetti indesiderati. Fra questi, ci sono il possibile aumento del peso corporeo (anche se non è stato accertato), aumento della pressione, spotting e perdite vaginali transitori. Depressione, sbalzi d'umore e/o irritabilità dovuti alle componenti ormonali della pillola estroprogestinica, aumento del rischio di trombosi, infarto del miocardio e ictus ischemico.
Anche aumento di lieve entità del rischio di tumore al seno, tumore al fegato e tumore della cervice uterina.
Differenza tra pillola anticoncezionale e la minipillola per la donna
Contrariamente alla pillola, la minipillola deve essere assunta costantemente, senza nessuna interruzione. Come la pillola combinata, il meccanismo principale consiste nell’inibizione dell’ovulazione, ma possiede anche la capacità di creare un ambiente sfavorevole all’annidamento dell’embrione e al passaggio degli spermatozoi. L’efficacia è la stessa della pillola estroprogestinica anche se ha il vantaggio di avere meno effetti sul sistema cardiocircolatorio ed essere assunta anche subito dopo il parto, poiché non interferisce con l’allattamento.
Anche in questo caso, non si è protette da malattie e tra gli effetti indesiderati si può manifestare l’interruzione delle mestruazioni che ricompaiono poi dopo assunzione prolungata.
Farmaci anticoncezionali: quando non funzionano esiste la contraccezione d’emergenza
Quando siamo in presenza di un rapporto sessuale non protetto o in cui la protezione non è andata a buon fine si può ricorrere alla contraccezione d'emergenza. Chiamata la pillola del giorno dopo o dei cinque giorni dopo, parliamo di farmaci a base di ormoni usati per prevenire gravidanze indesiderate, da assumere subito dopo il rapporto a rischio. Da ottobre 2020 anche le minorenni possono acquistare la pillola del giorno dopo, a base di liprisaria citato, senza prescrizione medica e senza bisogno che il farmacista richieda il documento d’identità.
Gli effetti collaterali più comuni derivanti dall'utilizzo di questi contraccettivi d’emergenza sono nausea, diarrea, vomito o alteraizoni del ciclo mestruale.
La pillola senza lattosio
A oggi, non esiste pillola contraccettiva priva di lattosio per una donna con questo tipo di intolleranza. Ecco perché alla paziente sarà consigliato un altro contraccettivo come l’anello o il cerotto, contraccettivi ormonali per uso esterno che, quindi, non comportano problemi per intolleranze.
Anticoncezionali in allattamento
I metodi contraccettivi post gravidanza per la donna secondo il Ministero della salute.
possono essere utilizzati fin dalle prime settimane dopo il parto. Il diaframma o il preservativo non influenzano la salute della madre o del bambino. Per quanto riguarda, invece, la pillola contraccettiva estro-progestinica può influenzare la quantità di latte, con un calo di produzione. Però, “L’associazione estro-progestinica può essere utilizzata con sicurezza in donne che allattano dopo 6 mesi dal parto. Invece, in donne che non allattano le associazioni estro-progestiniche possono essere utilizzate a partire da 3 settimane dal parto. Infatti, il rischio di trombo-embolia venosa è elevato non solo durante la gravidanza, ma anche nelle prime 3 settimane dopo il parto, mentre diminuisce lentamente dopo 3 settimane e torna ai valori basali entro le 6 settimane”.
La pillola anticoncezionale a base solo di progestinico è quella più utilizzata dalla donna che allatta, perché non aumenta il rischio di trombosi e non influisce sulla lattazione. E può essere assunta dalla donna che allatta dopo le prime 6 settimane dal parto; invece la donna che non allatta può iniziare anche prima delle 3 settimane dal parto.
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